Con il mese di gennaio sono riprese le attività di censimento e recupero dei ragazzi di strada.
Sono 4 gli adolescenti da 13 a 17 anni ospitati dalla struttura per i quali si cerca di avviare un percorso di reintegrazione sociale individuale tramite ricongiungimento familiare o l'avviamento professionale.
Il programma prevede alloggio, alimentazione, assistenza sanitaria e psicologica, nonché iniziative ricreative per motivare i ragazzi ad inserirsi in un contesto di comunità con regole di convivenza e assunzione di responsabilità.
Nell'arco dei primi due mesi dell'anno è stato possibile ricongiungere ben 10 ragazzi alle loro famiglie e nel contesto scolastico/formativo abbandonato in precedenza.
Alcuni dei ragazzi provengono da aree remote, anche diverse centinaia di km lontane dalla capitale. Le nostre volontarie hanno supportato il lavoro del centro attraverso la fornitura di indumenti e materiali per l'igiene personale, e hanno dedicati diversi pomeriggi ad intrattenere i ragazzi più giovani con attività ludico-didattiche e ricreative svolte allo spazio gioco della Biblioteca umanista.
Per tutta l’estate continuano i lavori intorno al pozzo che dovrebbe nel tempo contribuire all'auto sostentamento del Centro attraverso la produzione e vendita di derrate alimentari agricole.
Si è provveduto alla copertura dello scavo e all'allacciamento di un impianto di irrigazione con tubazioni interrate dotati di rubinetti esterni e una pompa alimentata da un pannello solare. Completata la recinzione di 2 ettari di terreno già coltivato con mais, arachidi, cetrioli e altri vegetali locali, è stato installata la torre con il serbatoio d'acqua da 2.000 l già acquistato e disponibile sul posto che dovrebbe essere utilizzato per l'irrigazione dopo la fine del periodo delle piogge.
Durante la loro visita al terreno, i nostri volontari hanno inoltre piantato i primi alberi da frutta: manghi e aranci. Per vedere altre immagini dalla nostra pagina Facebook, clicca qui.
Dei 66 beneficiari iscritti ai corsi di formazione in taglio e cucito, uncinetto e ristorazione ad ottobre 2014, ben 57 hanno frequentato regolarmente i corsi suddivisi su tre anni per il taglio e cucito e in un unico corso per la cucina. La maggior parte sono ragazze che non hanno terminato la scuola dell’obbligo: 23 hanno frequentato il primo anno del corso di taglio e cucito, 14 il secondo e 10 il terzo anno. Grazie a fondi della Cooperazione francese e canadese e il supporto del Centro che le ha aiutate a presentare la richiesta di finanziamento, alcune di loro hanno aperto un piccolo laboratorio sartoriale.
Una decina di giovani ha completato il corso di ristorazione e igiene alimentare.
Grazie al contributo della Tavola Valdese quest’anno è stato possibile assumere anche un sarto specialista in confezionamento di abiti da donna e da uomo per rafforzare le capacità delle ragazze del terzo anno.
Per l'anno scolastico 2015/2016 iniziato a ottobre, sono ben 71 le ragazze inserite nei corsi di formazione taglio/cucito, ricamo e cucina, di cui 43 nuove iscritte e 28 al secondo anno. Nonostante il parco macchine da cucire sia stato incrementato a 12 unità, le ragazze del laboratorio sartoriale lavorano ormai a turni. Tra le nuove iscritte, 11 frequentano il corso di cucina. Per una migliore esecuzione dei lavori decorativi applicati su vestiti da donna e fasce porta bebè, le ricamatrici sono state dotate di telai a cerchietto in legno.
Con l'apporto di UnAltroMondo e della Cooperazione Francese, il Centro ha potuto continuare le attività di sensibilizzazione e censimento notturno rivolte ai ragazzi di strada e accogliere complessivamente ventisei ragazzi e una ragazza durante gli ultimi dieci mesi. Per dieci ragazzi per i quali è stato possibile un reinserimento nella famiglia di origine, quattro sono tornati a frequentare la scuola e tre stanno imparando un mestiere, mentre per gli altri sono ancora in corso le attività di supporto psicologico e di recupero.
Le attività di censimento e sensibilizzazione notturna si svolgono tre volte al mese ad opera di un assistente sociale e un autista con il minibus dell'OASIS. In alcune situazioni particolari vengono coinvolti lo psicologo e la direttrice del Centro.
Negli ultimi due anni sono transitati dal centro di ascolto 40 ragazzi di strada, per un periodo di tre/quattro mesi in media ciascuno, e ben 29 sono stati reinseriti nella famiglia di origine. Gli ultimi tre, originari di Sikasso, città a Sud del Mali, nella foto con Eleonora, la nostra responsabile del progetto in visita al Centro a dicembre, sono stati accompagnati a casa proprio dalla direttrice del centro di ascolto con il pulmino dell’OASIS durante il periodo di Natale.