Il 10 dicembre 2010 è scomparso inaspettatamente all’età di 40 anni, uno dei nostri primi volontari in Mali: Amidou Coulibaly, insegnante di lingua e letteratura francese, direttore didattico della scuola fondamentale “Ecole du Pedagogue” di Bamako.
Amidou è stato tra i primi volontari dei progetti iniziati con UnAltroMondo ONLUS in Mali; è stato responsabile, tra le tante attività nate dal suo impegno e dalla sua volontà di contribuire a superare le diseguaglianze economiche e di genere, dell’organizzazione e del monitoraggio dei primi corsi in lingua bambara per le donne non alfabetizzate e dei primi progetti di microcredito nel 2001 nel quartiere di Djicoroni Parà a Bamako.
L'insegnamento è sempre stato per Amidou lui molto di più di una semplice professione: è stata una vocazione e un ideale di vita, tanto da dedicare molte energie anche al progetto di gemellaggio e scambio epistolare con gli insegnanti e gli alunni dell’Istituto Comprensivo Rovani di Sesto San Giovanni e da avviare una prima biblioteca scolastica nella sua scuola. A settembre 2010 era appena cominciato un progetto di sostegno scolastico anche per alcuni bambini indigenti dell’Ecole du Pédagogue, quando muore inaspettatamente colpito da un malore, lasciando una vedova e due bambini.
Per aiutare la sua moglie e i due figli piccoli, un maschio e una femmina, i colleghi della sua scuola hanno istituito un fondo di solidarietà a cui sono state destinate tutte le offerte pervenute nel tempo da amici vicini e lontani, e al quale hanno contribuito anche i volontari italiani con offerte libere.
L'ultimo versamento dall'Italia è stato effettuato nel marzo 2013; il supporto alla famiglia continua tuttora attraverso il sostegno a distanza dei due bambini.
La scomparsa di Amidou lascerà un grande vuoto nel nostro cuore e in quello di tutti i suoi cari in Mali, ma ci lascia anche un grande esempio di coraggio, dedizione e amore per offrire migliori chance alle donne e ai bambini del Mali.
Dopo la inaspettata e prematura scomparsa del marito nel 2010, la giovane vedova trova accoglienza insieme ai suoi bambini in casa della cognata, sorella del defunto. Giovanissima e impreparata alla situazione, con il tempo prenderà in mano le redini del proprio destino.
Attraverso il fondo di solidarietà potrà sopravvivere dedicandosi ai figli e imparando a decidere da sola per la sua famiglia. In un secondo tempo i contributi raccolti le permetteranno di andare a vivere da sola in una abitazione autonoma su un terreno acquistato proprio con parte del fondo di solidarietà. La sistemazione nella casa sita in un piccolo villaggio rurale ritenuta più appropriata per la crescita dei bambini avviene nel 2013, anno con il quale termina la raccolta fondi da parte dell’Italia.
Il nostro supporto alla famiglia continua in ogni caso attraverso il sostegno a distanza dei figli, entrambi bravissimi allievi, che fino al trasferimento nella nuova casa continuano a frequentare la scuola fondata dal padre. Visti gli ottimi risultati scolastici ottenuti il sostegno prosegue anche al liceo e successivamente all'università.
Anche nome della famiglia di Amidou ringraziamo chi ci ha permesso di aiutare la vedova e i figli del nostro caro amico e volontario maliano.
