In un quartiere dove non c'è una strada asfaltata e dove gran parte della popolazione non ha ancora accesso all'acqua corrente, alla corrente elettrica e a delle fognature, manca anche un programma di raccolta domiciliare dell'immondizia a livello comunale. E' nata quindi nel 2001 un nostro progetto, che prevede un sistema di raccolta dei rifiuti casa per casa.
Un'iniziativa di questo tipo riveste notevole importanza in un quartiere come Banconi, dove vi è una drammatica interazione tra povertà, degrado ambientale e diffusione di malattie. Proprio la mancanza d'igiene da origine a patologie che sempre più spesso si concludono drammaticamente, soprattutto nel caso dei bambini.
Oltre a costituire un passo importante per la sanificazione del quartiere, il progetto prevede un guadagno da parte del gruppo locale, che cresce con l'aumentare del numero di persone coinvolte. Tale guadagno potrà quindi essere reinvestito in altre attività, per migliorare la qualità della vita degli abitanti del quartiere.
Si tratta proprio di un sistema di raccolta dell'immondizia casa per casa, realizzato da un gruppo di giovani volontari nel rione di Sourakabougou di Banconi. Dato che sulle strade del quartiere, sconnesse e dissestate, senza asfalto e a tratti scoscesi, possono girare solo macchine motrici pesanti, il progetto prevede inizialmente l’utilizzo un carro tirato da un asino.
Il piccolo mezzo viene condotto presso ogni famiglia che ha deciso di aderire all'iniziativa. Qui si preleva l'immondizia, preventivamente raccolta in appositi bidoni, e la si carica sul carro. Poi il tutto viene trasportato verso un camion comunale che a sua volta si occuperà di portare l'immondizia alla discarica. Dopo un mese dal lancio dell'iniziativa hanno aderito circa 60 famiglie del quartiere, cioè circa il 20 % del totale.
Il nostro appoggio economico è stato quello di acquistare un carro idoneo al trasporto dell'immondizia e alcuni attrezzi necessari per la raccolta dei rifiuti, mentre la locazione dell'asino e il pagamento del "netturbino" sono a carico del gruppo locale.
Il progetto prevede un guadagno da parte del gruppo locale, che cresce con l'aumentare del numero di famiglie coinvolte. Tale guadagno potrà quindi essere reinvestito in altre attività, per migliorare la qualità della vita degli abitanti del quartiere.
Il progetto è stato lanciato nel giugno del 2001 da un gruppo di volontari locali costituitisi successivamente in cooperativa, riconosciuta legalmente (G.I.E. Humaniste). Dopo un mese avevano già aderito all’iniziativa circa 60 cortili del quartiere con le loro famiglie, cioè circa il 20% del totale. Ogni famiglia è tenuta a pagare un contributo di € 1,20 al mese e provvede a dotarsi di appositi bidoni per un primo conferimento dei suoi rifiuti domestici, prima del ritiro.
I soldi necessari per affittare un asino e un carretto per iniziare le attività sono stati raccolti in occasione di una festa locale, organizzata all’uopo.
Nel marzo 2002, già 100 famiglie avevano aderito all'iniziativa. Una parte dei ricavi viene utilizzato per concedere un prestito a un gruppo di donne del quartiere per mettere in moto un'attività economica propria.
Negli anni successivi con gli introiti derivati dall’attività, il gruppo locale responsabile del progetto è stato in grado di acquistare autonomamente nuovi carretti e altri asinelli, e infine un trattore.
Nel 2008, la nostra cooperativa fa rete con altri gruppi del quartiere: sono in tutto sette le associazioni che in coordinamento con il Comune di Banconi gestiscono lo smaltimento dei rifiuti.
Con l’autonomia gestionale e finanziaria raggiunta, il progetto si conclude nel 2013 con complessivamente 180 famiglie iscritte alla cooperativa. Grazie ai contributi raccolti dagli abitanti e il sostegno ricevuto anche da altri partner istituzionali del Comune, il gruppo ha potuto migliorare le proprie attrezzature: oggi non si serve più del carretto e l’asinello ma di un trattore con rimorchio che permette di portare i rifiuti direttamente anche in depositi comunali più distanti.